domenica 1 gennaio 2012

ORE DI STUDIO DEL CANTO NEI TEMPI ANTICHI E MODERNI

Giovanni Andrea Angelini Bontempi, sul quale facilmente si troveranno notizie in rete fu un evirato cantore che non sviluppo' la sua voce come i famosissimi colleghi castrati del suo tempo. Nacque nel 1625, e a settant'anni scrive l'"HISTORIA MUSICA" che, tramite Google Libri, Arteconvivio Italia mette a disposizione dei nostri lettori nella propria biblioteca on line.


In questa pubblicazione, a pag.170 (190 del PDF), viene trovato un brano celeberrimo per essere trascritto anche in molti testi usati in conservatorio: si tratta della descrizione di una giornata - tipo di uno studente di canto.


Non riportiamo ora la citazione, ma citiamo i tempi di studio:


"un’ora nel cantar cose difficili e malagevoli per l'acquisto dell’esperienza."


"Un’altra nell’esercizio del trillo."
"Un’altra in quello de’ passaggi."
"Un’altra negli studi delle lettere"
"un’altra agli ammaestramenti ed esercizi del canto"


Dopo il mezzodì:
"mezz’ora negli ammaestramenti appartenenti alla teorica"
"un’altra mezz’ora nel contrappunto sopra il canto fermo"
"un’ora nel ricevere e mettere in opera i documenti del contrappunto"[esercizi scritti]
"un’altra negli studi delle lettere"
"il rimanente del giorno nell’esercitarsi nel suono del clavicembalo, nella composizione di qualche salmo o mottetto, o canzonetta, o altra sorta di cantilena secondo il proprio genio."


Se ci concentriamo sull'analisi dei tempi diventa evidente un fatto molto interessante che trovo giusto e utile anche per esperienza personale: lo studio del canto è fatto di ore di pratica, che però non devono essere esagerate .


Le corde vocali infatti, sono rivestite da una mucosa che, per errata impostazione (come per esempio il famoso "canto di fibra") o per uso prolungato è all'origine dei famosi "NODULI ALLE CORDE VOCALI".


Tornando al testo preso in analisi, le ore di studio pratico del canto sono in tutto circa tre, ma tolti gli interventi del Maestro, sempre presente con il suo orecchio vigile, introduzioni alle arie, risposte dei fraseggi, cambi tra un brano e l'altro, a seconda dei casi, diventano 2 / 2,30 al massimo.


Questa considerazione dovrebbe essere di monito per i cantanti che sostengono che "scaldare" la voce un'ora o un'ora e mezza per poi proseguire due o tre ore di studio di arie e simili, non è soltanto faticoso, ma anche dannoso.


Io stessa, prima di recite teatrali ho potuto osservare miei colleghi cantare a squarciagola per ore ed ore per arrivare poi vocalmente stanchi alla recita.


Meditate, allievi di canto, meditate...


Astrea Amaduzzi

1 commento:

  1. MOLTO BELLO!!! Thank you my Friend for sharing this Valuable Biographical information. Again Thank you very much to your Wonderful WEB SITE and Highly knowledgeable information. More Power! More Blessing! and Good Day! *GOD BLESS*

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